Il Museo della Carta di Pescia ha la sua sede storica nell'antica cartiera 'Le Carte' costruita agli inizi del XVIII secolo. La cartiera rappresenta come avveniva la tipica lavorazione della carta fin dal Medioevo.
La cartiera era situata nel centro del 'distretto della carta' del fiume Pescia. All'interno dello stabilimento sono ancora conservati gli strumenti e i macchinari utilizzati per la produzione della carta. La carta filigranata prodotta da 'Le Carte' ha avuto la reputazione storica di essere una della di migliore qualità fino al XVIII secolo.
Dal 2008 il museo ha lavorato intensamente al recupero e alla conservazione delle proprie collezioni, che comprendono tutti gli strumenti tradizionali utilizzati nella produzione manuale della carta: stampi filigranati, cere, timbri, tele metalliche filigranate e fogli filigranati. Il Museo è stato il primo a catalogare i beni cartacei in Italia ed è oggi il 'modello di riferimento' nazionale per la conservazione di questa peculiare tipologia di patrimonio.
Esplora alcune delle opere d'arte moderna e delle stampe delle collezioni del Museo Della Carta attraverso questa storia.
Questa opera d'arte di Eva Marisaldi mira a evidenziare l'importanza della carta e del riciclo. L'opera è attualmente esposta al Museo della Carta di Pescia.
Importanti documenti dell'azienda cartaria ubicata nella Cartiera sono stati donati nel 2004 al Museo della Carta di Pescia.
Questi documenti costituiscono l'”Archivio Storico Magnani”, oltre 600 metri di documentazione, oggi collocati nella prima ala restaurata della nuova sede del museo. Quest'ala del museo è stata inaugurata nel 2016. L'archivio Magnani è attualmente in fase di digitalizzazione e catalogazione. L'archivio costituisce un importante patrimonio da mettere a disposizione dei ricercatori, consentendo non solo di salvaguardare e conservare tale patrimonio per i posteri, ma anche di approfondire le ricerche sulla storia della carta in Val Pescia.
Il Museo mira inoltre a preservare attivamente il patrimonio immateriale della lavorazione della carta ripristinando la tradizione della produzione di carta filigranata fatta a mano. Nel 2018 la neonata società 'Impresa Sociale Magnani Pescia' ha ripreso la produzione di carta filigranata a mano e prodotti cartotecnici, in collaborazione con il museo. Il recupero di queste tecniche ha generato nuove opportunità di lavoro in un'azienda le cui radici nel Pesciano risalgono al XV secolo.
Arcangelo Sassolino posò questo foglio a terra e lo passò sopra con un muletto. Quest'opera contrappone l'azione violenta di schiacciamento del carrello elevatore al fragile e sottile foglio di carta.
La produzione di carta in Toscana
La produzione della carta caratterizza da secoli il territorio toscano, rendendo la regione una destinazione privilegiata per i turisti culturali interessati a conoscere la storia della produzione della carta.
Nel progetto 'La Via della Carta in Toscana', il Museo della Carta di Pescia ha partecipato alla realizzazione di esperienze turistiche interprovinciali incentrate sulla tradizione del settore cartario.
La Toscana è ancora un polo di produzione della carta. Più di 360 aziende si trovano nel distretto cartario di Capannori, formando il più importante polo produttivo della carta in Europa.
Quindi la vecchia cartiera 'Le Carte' contiene più di quanto sembri: è un museo, un edificio storico, un archivio di documenti, macchinari e strumenti e una fabbrica funzionante che ospita un'azienda commerciale.
Il Museo della Carta di Pescia fa parte del progetto UNESCO 'Le cartiere d'Europa - Dall'era della carta fatta a mano'. Il progetto comprende un gruppo selezionato di sei cartiere in cinque paesi (Germania, Repubblica Ceca, Italia, Polonia e Spagna) che dimostrano un ruolo di primo piano nell’industria della carta fatta a mano dal XVI secolo in poi. I partner del progetto coprono i principali paesi europei preindustriali regioni produttrici di carta: la penisola iberica e la penisola appenninica. Da questi centri la produzione della carta si diffuse in tutta Europa.
Richard Guarneri ha creato una composizione di grafia incomprensibile e variazioni luminose di aree colorate, supportate dal foglio di carta di un bianco puro.
Verso il digitale
Nell'ambito del progetto EUreka3D, il museo ha intrapreso la creazione di un nuovo ambizioso flusso di lavoro per iniziare a digitalizzare le sue collezioni in 3D.
Il Museo ha condiviso con Europeana i modelli 3D di due diversi stampi filigranati: il primo con le immagini di Napoleone e Maria Luigia realizzate nel 1812, e il secondo con gli ex libris di Ettore Serra utilizzati per produrre la carta fatta a mano per la prima edizione dell'opera di Giuseppe Ungaretti. 'Il porto sepolto' nel 1923.
Attraverso la cablatura di questo stampo in carta è possibile vedere gli ex libris di Ettore Serra che verrebbero filigranati sulle pagine realizzate con questo stampo. Si trovano le iniziali 'E' 'S'.
I volti dell'Imperatore Napoleone e Maria Luisa d'Austria si osservano di profilo nella filigrana di questo stampo in carta. I loro nomi sono scritti nei cerchi attorno alle loro teste
La digitalizzazione degli stampi filigranati è particolarmente impegnativa: è la prima volta che vengono realizzati modelli 3D di questo tipo di patrimonio. Gli stampi sono strutture complesse realizzate con diversi materiali: bronzo, legno e rame. Sono anche molto fragili.
Digitalizzare questi due stampi e renderli accessibili su Europeana attraverso il progetto EUreka3D è stato un importante banco di prova per il nuovo flusso di lavoro di digitalizzazione e conservazione 3D del museo. Ora è possibile vedere questi stampi in dettaglio grazie alla tecnologia 3D di alta qualità.
Su Europeana saranno inoltre resi disponibili migliaia di documenti provenienti dall’Archivio Storico Magnani, incentrati sulla corrispondenza tra Magnani e i suoi clienti in tutto il mondo, e altre opere d’arte e su carta presenti nelle collezioni del Museo.
Questo blog fa parte del progetto EUreka3D, che mira a sviluppare la capacità delle piccole istituzioni del patrimonio culturale nella trasformazione digitale, in particolare su questioni relative alla digitalizzazione 3D.